La flussimetria delle arterie uterine

Ostetricia

La flussimetria delle arterie uterine trova la sua principale applicazione nello studio della corretta invasione del trofoblasto(Placenta).

Tale valutazione si esegue principalmente nel primo trimestre di gravidanza nel periodo dello screening delle aneuploidie (1 1-13,6 settimane) ma è possibile eseguirla anche nel II° trimestre nel periodo in cui si esegue l’ecografia morfologica. È stato osservato che una alterazione della

Flussimetria delle arterie uterine si associa ad un elevato rischio di sviluppare in seguito una gestosi e/o un ritardo di accrescimento intrauterino. L’ipertensione arteriosa ed il ritardo di crescita intrauterina rappresentano diverse manifestazioni di una malattia comune.

L’insufficienza placentare: durante la formazione della placenta il trofoblasto invade le pareti dell’arteria uterina materna che in gravidanza diventa più grande e meno rigida in grado di aumentare l’apporto di ossigeno e nutrienti al feto. Quando questo procedimento non avviene correttamente una placenta inadeguata alle necessità del feto determina un ritardo di crescita. Sul versante materno ad un iniziale tentativo di compensazione con un aumento di pressione arteriosa per incrementare l’afflusso di ossigeno e nutrienti al feto, può determinare un danno vascolare sia a livello placentare ma anche a livello multi-organo con sviluppo di gestosi o preeclampsia (ipertensione e proteinuria) con gravi rischi per la salute sia materna che fetale.

Da quanto precedentemente esposto si può facilmente capire l’importanza della valutazione della flussimetria delle arterie uterine per il precoce riconoscimento di possibili rischi materno-fetali, in

particolare nel III° trimestre di gravidanza. Inoltre è altresì importante una periodica valutazione della biometria fetale per il precoce riconoscimento di un eventuale ritardo di crescita intrauterina del feto conseguente alla insufficienza placentare ed alle possibili complicanze delle condizioni di salute della madre e del feto in gravidanza.